A seguito del nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, ancora in fase di pubblicazione in GU, viene rilasciata liquidità alle imprese per 400 miliardi di euro, al fine di sostenere l’accesso al credito e la continuità aziendale.
Com’è possibile accedere al credito e sostegno alla liquidità?
Sono previste garanzie da parte dello Stato, per un totale circa di 200 miliardi di euro, concesse attraverso la società SACE Simest del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese sotto qualsiasi forma.
Grazie al decreto vengono stanziati 30 miliardi di euro riservati alle piccole e medie imprese, anche individuali o Partite IVA, con l’accesso alla garanzia rilasciata da SACE sarà gratuito ma subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia. L’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda. Viene inoltre previsto il potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI – aumentandone sia la dotazione finanziaria sia la capacità di generare liquidità anche per le aziende fino a 499 dipendenti e i professionisti – e lo snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo. In particolare, è prevista la garanzia del 100% per prestiti fino a 25 mila euro, senza valutazione da parte della banca.
E per quanto riguarda gli adempimenti fiscali?
Per quanto riguarda gli adempimenti iva viene disposta la sospensione di versamenti di IVA, ritenute e contributi per i mesi di aprile e maggio 2020 (in aggiunta a quelle già previste con il Decreto “Cura Italia”)
Nel dettaglio:
- IVA, ritenute e contributi sono sospesi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni di euro nonché per i soggetti con calo di fatturato di almeno il 50% per ricavi/compensi sopra i 50 milioni di euro;
- sono sospesi in ogni caso i detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019;
- per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), sospensione versamento IVA se calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni di euro;
- ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate.
Quali sono le altre aggiunte del decreto?
- estende la sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo anche alle scadenze di aprile e maggio;
- proroga al 16 aprile il termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso;
- proroga dal 31 marzo al 30 aprile la scadenza per l’invio della Certificazione Unica;
- estende il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro anche all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali;
- consente all’INPS di rilasciare un Pin semplificato, tramite identificazione telematica del richiedente e posticipando al termine dell’emergenza la verifica con riconoscimento diretto;
- introduce norme sui “farmaci compassionevoli” (i farmaci non ancora autorizzati), che prevedono l’esclusione all’applicazione di imposte in caso di cessione gratuita.
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