In un’articolo dell’Agenzia delle Entrate si è fatto il punto sulla “rivoluzione senza carta” della e-fattura. La fatturazione elettronica permette infatti di eliminare il consumo della carta, andando a risparmiare sui costi di stampa, di spedizione e di conservazione dei documenti. Per avere un’idea di quanto inchiostro, carta e usura della stampatane si sia risparmiato sarà sufficiente leggere i dati relativi all’invio di file in Italia nel corso del 2019, oltre due miliardi. Ma il taglio dei costi non riguarda esclusivamente il risparmio ambientale. Secondo le stime elaborate dall’osservatorio “Fatturazione elettronica ed e-Commerce B2B del Politecnico di Milano”, se la fattura tradizionale aveva un costo medio compreso fra 1,80 e 3,70 euro variabile soprattutto a seconda delle modalità di spedizione e di consegna del documento, la fattura elettronica ha un costo fra 0.90 e 1.80 euro quindi di gran lunga inferiore rispetto a quella tradizionale. Lo scontrino elettronico presenta vantaggi analoghi: per esempio non occorre più tenere il registro dei corrispettivi, dato che la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati sostituiscono gli obblighi di registrazione delle operazioni quotidiane.
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