La legge di bilancio 2019 aveva istituito un credito d’imposta a favore delle edicole per gli anni 2019 e 2020. Erano beneficiari del credito d’imposta gli esercenti attività commerciali che operavano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici. Il credito d’imposta si estendeva anche agli esercenti di attività commerciali non esclusivi di seguito indicati, a condizione che l’attività commerciale rappresentasse l’unico punto vendita nel comune:
a) rivendite di generi di monopolio;
b) rivendite di carburanti e di oli minerali;
c) bar, inclusi gli esercizi posti nelle aree di servizio delle autostrade e nell’interno di stazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime, ed esclusi altri punti di ristoro, ristoranti, rosticcerie e trattorie;
d) strutture di vendita, con un limite minimo di superficie di vendita pari a 700 mq;
e) esercizi adibiti prevalentemente alla vendita di libri e prodotti equiparati, con un limite minimo di superficie di 120 mq;
f) esercizi a prevalente specializzazione di vendita, con esclusivo riferimento alla vendita delle riviste di identica specializzazione.
Quale novità ha introdotto la legge di bilancio 2020?
La legge di bilancio 2020 ha esteso il credito d’imposta agli esercenti attività commerciale non esclusivi, anche se l’attività non è l’unico punto vendita nel comune. I beneficiari devono presentare apposita domanda tra il 1° settembre e il 30 settembre 2020, attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’AE. Il credito è stabilito, per ciascun esercente, nella misura massima di € 2000 all’anno, nei limiti previsti per gli aiuti de minimis ed è parametrato agli importi pagati a titolo di IMU, TASI, COSAP e TARI con riferimento ai locali dove si svolge l’attività, nonché ad altre eventuali spese di locazione o ad altre spese. È riconosciuto prioritariamente agli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici. È utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante Mod. F24, indicando il codice tributo “6913” denominato tax credit edicole, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari da parte del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri.
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